Jiangxi, breccia in una diga sul fiume Fu, evacuate 100mila persone
Per le forti piogge e il carico d’acqua si aprono due crepe nella diga Changkai, evacuati i residenti. Già 2,4 milioni di sfollati e per oggi si prevedono nuove piogge torrenziali.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le piogge torrenziali che da giorni colpiscono la Cina meridionale hanno causato ieri una nuova crepa nella diga Changkai sul fiume Fu nello Jangxi, evacuati  circa 100mila residenti. Per oggi sono attese nuove pesanti precipitazioni.

Una prima crepa nella diga si è aperta la sera del 21 giugno ed è alto il rischio di un cedimento che causerebbe l’inondazione delle zone vicine la città di Fuzhou. Migliaia di persone sono comunque rimaste nella zona. Oltre 15mila persone, tra cui militari e polizia, cercano di tamponare la breccia, con sacchi di sabbia e altro materiale. Il fiume Fu è in piena e le sue acque fangose hanno sommerso ampi territori.

Per oggi il Centro meteorologico nazionale avverte che “il sud sarà colpito da nuove forti pioggie”.

Il ministro per gli Affari civili dice che due giorni fa in sole 24 ore sono caduti oltre 196 millimetri di pioggia in aree dello Jianxi e del Fujian. Le piogge di questi giorni hanno colpito 10 province o regioni e causato almeno 211 morti e 119 dispersi che col passare del tempo si dispera di trovare. Gli sfollati sono 2,4 milioni, i danni materiali sono stimati in 43 miliardi di yuan. Intere famiglie hanno dovuto abbandonare casa con solo gli abiti che indossavano, migliaia di soldati sono intervenuti per portare in salvo e soccorrere la popolazione, persino per portare viveri e altri generi necessari a profughi bisognosi di tutto.

Nel solo Jianxi secondo dati ufficiali 34 fiumi hanno superato il livello di guardia e 3 hanno causato le più gravi inondazioni da 50 anni.

Il sud della Cina da millenni soffre per le inondazioni, oppure per l’eccessiva siccità. Questa inondazione è la peggiore dal 1998, quando ci sono stati oltre 3.600 morti e 20 milioni di sfollati. Ecologisti attribuiscono gli eccessi climatici della Cina al grande inquinamento prodotto con l'industrializzazione del Paese.