Terremoto di magnitudo 6,4 colpisce il sud di Taiwan
Il sisma รจ stato avvertito anche a Taipei, distante centinaia di chilometri. Pochi feriti e danni lievi agli edifici, al momento non si registrano vittime accertate. Il presidente Ma segue da vicino la macchina dei soccorsi. Il terremoto di oggi segue il devastante sisma che ha colpito il Cile e Haiti, nel gennaio scorso.
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Un terremoto di magnitudo 6,4 ha colpito oggi l’isola di Taiwan. Il bilancio provvisorio è di otto feriti, causati dalla caduta di calcinacci dagli edifici, ma non si registrano vittime. Lo US Geological Survey (Usgs) riferisce che l’epicentro è localizzato a circa 70 km di distanza da Kaohsiung, la seconda città del Paese, nel sud, in una zona montagnosa e poco abitata. La scossa è stata avvertita anche nella capitale, Taipei, distante centinaia di chilometri.
 
Il sisma ha causato panico fra gli abitanti, che hanno abbandonato in tutta fretta gli edifici che tremavano. In molte zone dell'isola – già colpita l’agosto scorso da un potente tifone, che ha causato 700 morti – è mancata l’elettricità e si sono interrotti i collegamenti dei treni ad alta velocità.
 
La Tv di Stato riferisce che nella città di Nantou, nel centro dell’isola, mancano luce e acqua; un gruppo di 10 persone è rimasto intrappolato all’interno di un ascensore. Nel pomeriggio di oggi il presidente Ma Ying-jeou dovrebbe recarsi a Tainan, per verificare di persona la macchina dei soccorsi. Egli non vuole che si ripetano errori e ritardi che hanno aggravato il bilancio delle vittime del tifone e generato un calo dei consensi fra i cittadini.  
 
Taiwan è collocata sulla linea di congiunzione fra due placche tettoniche ed è teatro di frequenti terremoti. Nel settembre 1999 un sisma di magnitudo 7,6 ha ucciso circa 2400 persone. Nel dicembre 2006 un terremoto di magnitudo 6,7 ha causato l’interruzione dei collegamenti telefonici e di internet in tutta l’Asia.
 
Il sisma registrato oggi a Taiwan segue di pochi giorni il devastante terremoto che ha colpito il Cile il 27 febbraio scorso – almeno 700 i morti – e Haiti a gennaio, con un bilancio che ha superato le 300mila vittime.