Rischio epidemie nei campi profughi tamil, lanciata una campagna di vaccinazione
di Melani Manel Perera
Entro 3 giorni saranno vaccinati contro il morbillo tutti i bambini sotto i 5 anni. Human Rights Watch denuncia una situazione sanitaria disastrosa nei campi: affollati il doppio del previsto, senza latrine, né acqua. Frequenti le malattie infettive.

Colombo (AsiaNews) – Inizia oggi il programma dell’Unicef insieme al ministero cingalese per la Sanità per vaccinare contro il morbillo gli oltre 40mila bambini ospitati nei campi profughi della zona di Wanni. Entro il 5 agosto si prevede di vaccinare tutti i bambini sotto i 5 anni già non immunizzati contro morbillo e poliomielite.

Il dottor Athula Kahandaliyanage spiega che si vuole contenere il diffondersi di sporadici casi di morbillo, registrati negli  ultimi mesi. Le vaccinazioni saranno praticate presso 30 centri sanitari di Vavuniya e il personale medico sarà coadiuvato da 1.200 volontari.

Esaurita l’attività, sono previste analoghe vaccinazioni nei distretti di Jaffna e Trincomalee.

Il gruppo Human Rights Watch ha denunciato, in un documento del 28 luglio, che nei campi profughi tamil la situazione sanitaria è peggiorata. “Molti sono sovraffollati – scrive Hrw – e qualcuno ha un numero di ospiti doppio di quanto raccomandato dall’Alto Commissario Onu per i rifugiati… C’è una penuria di latrine e l’accesso all’acqua è inconsistente, con problemi igienici. Solo a giugno ci sono stati oltre 8mila casi di diarrea e centinaia di contagi di epatite e di varicella”.