Vescovi coreani: il cardinale Kim “pilastro” per la Chiesa e per la società
di Theresa Kim Hwa-young
L’Assemblea di primavera della Conferenza episcopale della Corea del Sud dedica un messaggio al cardinale scomparso il 16 febbraio. L’invito a tutti i fedeli del Paese “a seguir passo dopo passo il suo esempio, che ha infuso il coraggio e la speranza dell’amore ai cuori di molte persone”.
Seoul (AsiaNews) - “Un numero incredibile di persone hanno bussato alla porta della Chiesa dopo la scomparsa del cardinale Kim”. I vescovi della Corea del Sud hanno colto l’occasione della tradizionale Assemblea di primavera della Conferenza episcopale (Cbck) per rivolgere il loro ringraziamento a cattolici e non cattolici che hanno dimostrato un grande affezione al cardinale Stephen Kim, scomparso il 16 febbraio scorso all’età di 86 anni.
 
I presuli coreani hanno indicato il defunto arcivescovo come un “pilastro della Chiesa cattolica in Corea”, un uomo “dalla mentalità aperta” il cui motto episcopale, “pro vobis et pro multis” (per voi e per tutti), ha trovato riflesso nelle migliaia di persone, credenti e non credenti, che hanno reso omaggio alla sua salma nella cattedrale di Seoul, “in tutto il Paese e anche nelle comunità di coreani emigrati”.
 
La popolazione è stata conquistata dalla testimonianza di amore ai poveri offerta in vita dall’arcivescovo di Seoul, “dalla luce di umiltà e dalla semplicità” con cui trattava chiunque lo incontrasse, dall’attenzione continua ai fratelli della Corea del Nord, da ultimo anche dalla sua scelta di donare gli occhi dopo la morte.
 
“Tantissime persone si sono inchinate davanti alle sue spoglie - affermano i vescovi - e hanno pregato come se avessero perso un padre”. I presuli della Cbck sono commossi dalla dimostrazione di affetto verso il card. Kim, che ancora oggi continua. Davanti alle difficoltà generate dalla crisi economica, invitano tutti i fedeli del Paese “a seguire, passo dopo passo, le orme del cardinale che ha infuso il coraggio e la speranza dell’amore ai cuori di molte persone”.