Iran, Khamenei detta le condizioni per il dialogo con Obama
Il leader spirituale iraniano chiede cambiamenti nella politica Usa prima di aprire i canali diplomatici. L’alleggerimento delle sanzioni e lo scongelamento dei capitali il primo passo concreto. L’apparente chiusura di Khamenei intende evitare spaccature nel fronte interno del Paese.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) – L’Ayatollah Ali Khamenei, massima autorità dell'Iran, chiede cambiamenti sostanziali nella politica estera americana come contropartita per l’avvio di nuove relazioni fra i due Paesi. L’appello lanciato ieri dal presidente Usa Barack Obama per un “nuovo inizio” nei rapporti Usa-Iran viene dunque rispedito al mittente dal regime degli ayatollah, che si aspettano “gesti concreti” prima di aprire i canali diplomatici.

In un discorso alla folla riunita nella città santa di Mashhad e trasmesso in diretta tv, Khamenei dice di non vedere alcun cambiamento nella politica e nell’atteggiamento degli Stati Uniti. Il leader spirituale ricorda il rinnovato sostegno dell’America a Israele e le sanzioni contro l’Iran per il controverso programma nucleare. Khamenei dice che il “cambiamento” annunciato dalla nuova amministrazione Usa è solo di facciata e chiede come primo passo concreto “l’alleggerimento di alcune sanzioni”. 

Analisti internazionali ritengono che l’apparente chiusura del leader spirituale iraniano sia più una mossa di politica interna, che una vera presa di posizione rispetto al discorso del presidente Usa. Le parole di Obama potrebbero infatti creare divisioni tra il fronte interno moderato e l’ala più radicale. La richiesta di un alleggerimento nelle sanzioni e lo scongelamento dei beni, inoltre, potrebbero essere il segnale di una concreta volontà di dialogo.