Attacco a una chiesa cattolica, un sacerdote in gravi condizioni

Mumbai (AsiaNews) – Un gruppo di uomini armati ha attaccato domenica la parrocchia cattolica della città di Kubbu, nel distretto di Lohardaga, nello Jharkhand (est del Paese). Il vicario parrocchiale è stato accoltellato e ferito gravemente. Gli assalitori hanno approfittato del buio per sferrare il loro attacco. Una dozzina di individui - dai 25 e ai 55 anni - sono penetrati negli edifici parrocchiali armati di asce, spade e coltelli. Il sacerdote è stato ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono giudicate gravi; anche il parroco è stato picchiato e ferito. Gli assalitori si sono dati alla fuga, saccheggiando le cassette delle elemosine e le camere dei sacerdoti. La polizia, recatasi sul posto, ha detto di non avere indizi sugli autori delle violenze e ha posto 2 guardie davanti alla chiesa.

Monsignor Micael Minj, vescovo di Gumla (un distretto dello Jharkhand) ha detto ad AsiaNews che "l'attacco ha scosso i sentimenti della gente del luogo".  Secondo mons. Minj "il fatto che gli assalitori fossero ben armati fa pensare che l'attacco fosse preordinato".

Nello stato del Jharkhand è al governo il Bharatiya Janata Party (BJP), il partito che sostiene il fondamentalismo indù. Una larga fetta della popolazione è di etnia tribale adivasi. La chiesa è molto impegnata nell'aiutare i tribali attraverso l'educazione e programmi di sviluppo. Quest'opera di promozione sociale è malvista dai fondamentalisti e bollata come proselitismo. Organizzazioni come le Rashtriya Swayamsewak Sangh (RSS) e il Vishwa Hindu Parishad (VHP) – formazioni indù estremiste appoggiate dal BJP – hanno molta influenza nello stato.

"Attacchi contro strutture cristiane come quello di domenica scorsa sono preoccupanti" ha affermato mons. Minj. La polizia tende a sminuire la portata dell'attacco e ha affermato che si è trattato di una rapina. L'amministrazione locale non ha aperto alcuna indagine perché i malviventi sono già fuggiti.

Mons. Minj ha detto: "Aspettiamo il ritorno del card. Toppo (arcivescovo di Ranchi, capitale del Jharkhand, ora in Corea del Sud per impegni pastorali, ndr) per affrontare il caso con l'amministrazione statale". (NC)