Golkar e Megawati: alleanza di "comodo" per vincere le presidenziali

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Il potente partito Golkar appoggerà l'attuale presidente Megawati Sukarnoputri al ballottaggio del 20 settembre. Per gli osservatori politici si tratta di una mossa "di comodo", volta a ribaltare il risultato del primo turno in cui la Megawati è stata superata da Susilo, il concorrente più temibile per la presidenza del paese. Il primo turno si è chiuso con la vittoria di Susilo Bambang Yudhoyono, che ha ottenuto il 33% delle preferenze, davanti alla Megawati (27%) e all'ex generale Wiranto (22%).

Sul Golkar gravano accuse di violenze e corruzioni: nel corso dell'ultima campagna elettorale i rappresentanti del partito hanno offerto regali e donazioni alla popolazione. Molti analisti sostengono che Wiranto, candidato del Golkar [il partito dell'ex presidente e dittatore Suharto – ndr], sia collegato con il Gruppo dei difensori islamici, un'organizzazione fondamentalista. Egli è sospettato di aver soppresso i movimenti studenteschi nel '98; di aver alimentato i conflitti a Timor Est, dopo l'indipendenza, e quelli religiosi delle Molucche nel '99.

Nei giorni scorsi il vicepresidente dei deputati del Golkar, Slamet Effendy Yusuf, ha annunciato che l'intera macchina del partito lavorerà per la vittoria della Megawati. La decisione segue un intenso periodo di trattative e di scambi iniziati alla vigilia delle votazioni del 5 luglio.

Secondo gli analisti, la scelta della Megawati non significa una vittoria scontata perché l'alleanza è vista con sospetto dall'elettorato. Per di più la mossa potrebbe ritorcersi contro il presidente, accusata di aver fatto troppe concessioni – in particolare 8 ministeri – al Golkar e al suo leader, Akbar Tandjung. Andi Mallarangeng, analista politico, afferma: "Gli elettori disprezzano questo tipo di coalizione e guardano ad essa come a un mero scambio di concessioni e di favori".

Endi Bayuni, caporedattore del Jakarta Post, ribadisce che gli elettori sono pronti per fare le loro scelte senza farsi influenzare da pressioni esterne "Oggi possiamo pubblicare storie e retroscena sui partiti e i candidati. Questo non sarebbe mai potuto succedere negli anni '90, al tempo della dittatura". Megawati, dal canto suo, ha appoggiato la creazione di una commissione per investigare sui crimini commessi dai militari, da molti vista come una mossa di propaganda politica.

All'annuale discorso sullo stato di salute della nazione Megawati ha illustrato anche i meriti del suo governo: lotta al terrorismo islamico, freno alle spinte separatiste nell'Aceh; statizzazione dell'economia.(DS)