Pakistan e Usa ai ferri corti per le operazioni contro i talebani
di Qaiser Felix
Ripetuti episodi di sconfinamento dell’esercito americano in territorio pakistano hanno “irritato” Islamabad, che chiede “il rispetto dei confini nazionali”. Un raid di un aereo spia statunitense colpisce un deposito di munizioni, uccidendo sette guerriglieri e ferendone altri tre.

Islamabad (AsiaNews) – Non si placa il contrasto fra Pakistan e Stati Uniti per le recenti incursioni in territorio pakistano di aerei Usa, impegnati nelle operazioni di intelligence contro obiettivi sensibili talebani al confine con l’Afghanistan.

Durante un incontro fra alte cariche dei due Paesi, Islamabad ha chiesto spiegazioni sulle recenti operazioni militari Usa e ha sottolineato di non essere più disposta a “tollerare sconfinamenti”. Qualche ora più tardi, però, un aereo spia americano ha compiuto un raid in un villaggio vicino ad Angoor Adda, nel Sud Waziristan nei pressi del confine con l’Afghanistan. Nel corso dell’operazione il velivolo ha sganciato quattro missili, uno dei quali ha centrato una abitazione uccidendo sette persone e ferendone altre quattro. Secondo fonti militari americane nel corso del raid è stato colpito un deposito di armi e munizioni dei talebani.  

Il Ministro pakistano degli esteri, Shas Mehmood Qureshi, avverte che “tutti i Paesi devono rispettare la sovranità nazionale altrui” e che queste continue violazioni di confini “non gioveranno agli Stati Uniti nel lungo periodo”. Per questo egli auspica un maggior “dialogo” con la controporte Usa e un più efficiente lavoro di coordinamento fra i due eserciti.

Dal fronte americano giungono rassicurazioni: l’ammiraglio Michael Mullen, capo di stato maggiore dell’esercito, ha assicurato che “la sovranità nazionale” del Paese alleato verrà rispettata, salvi poi lanciare questa mattina “altri attacchi” che hanno di nuovo sconfinato in territorio pakistano.

Il vertice di ieri ha visto faccia a faccia il comandante delle forze Usa, ammiraglio Mullen, e la leadership di governo pakistana composta dal premier Yousuf Raza Gilani, il Ministro della difesa Ahmad Mukhtar, il Ministro degli esteri Shah Mahmood Qureshi e il capo dell’esercito, generale Ashfaq Parvez Kayani. Islamabad ha ribadito di non essere più disposta a tollerare “compromessi sulla sovranità territoriale” e che al solo esercito pakistano spetta il diritto di effettuare “operazioni militari entro i confini nazionali”.