Orissa: violenze e distruzioni contro i cristiani, accusati di aver ucciso leader radicale indù
Chiese, cappelle, un centro sociale e un centro pastorale, oltre a pulmini delle suore sono stati distrutti. La nuova ondata di violenze segue l’assassinio di Swami Laxanananda, principale responsabile di un guerra contro i cristiani dell’Orissa, che nel dicembre scorso ha prodotto 3 morti e 13 chiese bruciate.

Bubaneshwar (AsiaNews) – “Uccidete i cristiani e distruggete le loro istituzioni!”: con questo slogan migliaia di indù legati al gruppo militante Vhp (Vishwa Hindu Parishad ) hanno distrutto e raso al suolo il Centro pastorale della diocesi; un centro sociale a K. Nuagam; una chiesa e la casa parrocchiale a Kandhamal; una cappella a Sundergarh; un pullmino delle suore di Madre Teresa a Bhavanipatni e uno delle suore del Preziosissimo Sangue a Udayagir. La zona è quella del distretto di Kandhamal , diocesi di Cuttack-Bubaneshwar, in Orissa, dove nel dicembre scorso sono avvenute altre violenze contro i cristiani erano state uccise 3 persone e bruciate 13 chiese.

La nuova fiammata di distruzioni è cominciata ieri mattina e continua ancora oggi, con personalità indù che arringano la folla alla distruzione e accusando i cristiani di aver ucciso un leader fondamentalista indù, Swami Laxanananda Saraspati e 5 suoi adepti. Laxanananda è stato il promotore delle violenze dello scorso dicembre contro i cristiani.

L’uccisione è avvenuta la sera di sabato 23 agosto, fra le 21 e le 22, nella sede del suo ashram, nel distretto di Kandhamal. Gli assalitori, una ventina, sono entrati durante una sessione di yoga e hanno sparato colpi all’impazzata, lanciando anche granate. Nei giorni precedenti lo Swami era stato minacciato da un gruppo maoista che voleva mandarlo via dalla zona, accusandolo di innescare conflitti etnico-religiosi. Per tutta risposta lo Swami aveva decretato  una manifestazione di protesta contro i musulmani del Jammu-Kashmir.

I radicali indù stanno però usando questa uccisione scaricando le colpe sui cristiani. L’organizzazione di Laxanananda è notoria per la sua opposizione all’impegno sociale dei cristiani verso i tribali e verso i fuori casta e accusa vescovi sacerdoti e suore di fare opera di proselitismo.

La situazione in tutta la diocesi è molto tesa. La polizia ha messo una guardia a vigilare per ogni possibile obbiettivo, ma senza troppa efficacia. Stamane la casa del vescovo è stata presa a sassate e vi è notizia di un’altra chiesa, appena costruita, che è stata distrutta. Intanto il Vhp ha dichiarato una giornata di sciopero per oggi, bloccando strade e trasporti in tutto l’Orissa. (NC)