Dopo 31 anni ha potuto riaprire il seminario di Thai Binh
Le autorità hanno restituito alla diocesi il complesso che da settembre ospiterà 33 studenti. Qualcuno ci aveva cominciato il suo cammino verso il sacerdozio prima della chiusura.
Thai Binh (AsiaNews/EDA) – Non sono proprio ragazzi: hanno tutti superato i 35 anni, uno ne ha 66, i 33 seminaristi che da metà settembre porteranno nuova vita nelle aule del vecchio seminario di My Duc, che riaprirà i battenti dopo 31 anni di chiusura. Nel 1977, infatti, due anni dopo la conquista del potere, le autorità comuniste avevano deciso la chiusura del seminario della diocesi di Thai Binh, nel nord, ad un’ottantina di chilometri di Hanoi. Coloro che vi studiavano erano stati rimandati a casa, con l’espresso divieto di svolgere lavoro in parrocchia. Uno di loro, Joseph Pham Dinh Phung, accusato di non aver obbedito, si è fatto 10 anni di campo di lavoro.
 
Le cose sono cambiate. Il 30 maggio è stato il vescovo di Thai Binh, mons. Nguyen Van Sang ad annunciare che le autorità avevano deciso di restituire alla diocesi i due edifici del complesso, che, edificato nel 1936, in duemila metri quadrati comprende anche un giardino ed un campo da gioco. In tal modo si è avuto qui un esito positivo ad una delle numerose rivendicazioni che vedono la Chiesa cattolica del Vietnam chiedere giustizia, per avere indietro i beni che le sono stati sottratti.
 
All’annuncio, come racconta Eglises d’Asie, è seguito un frenetico lavoro che in meno di un mese ha visto aule e stanze ridipinte e nuovamente arredate con tavoli, scrivanie, letti e armadi. Ed il 23 giugno il vescovo ha presieduto una messa di ringraziamento alla quale hanno preso parte anche i futuri insegnanti ed i 33 futuri studenti del seminario. Qualcuno di loro aveva cominciato a studiare qui più di 30 anni fa.
 
Il seminario, chiamato ormai del Sacro Cuore, permetterà di rimediare alla carenza di sacerdoti della diocesi, ricca di vocazioni, ma costretta in tutti questi anni a mandare i suoi candidati al seminario di Hanoi, con il limite, imposto, di non più di sei seminaristi all’anno.