“In viaggio con i vescovi coreani, per promuovere il dialogo interreligioso”
di Theresa Kim Hwa-young
È il motto scelto dalla Conferenza episcopale per una iniziativa che intende favorire l’incontro e il confronto fra le diverse fedi presenti nel Paese. Fra le iniziative in cantiere una tavola rotonda con i leader di tutte le religioni da tenere ogni anno a fine giugno.

Seoul (AsiaNews) – La Conferenza episcopale sud-coreana ha avviato una serie di incontri interreligiosi con esponenti buddisti, confuciani, oltre ai cristiani ortodossi, anglicani e protestanti ed a fedeli di culti che si rifanno alla tradizione popolare del Paese.

“In viaggio con la Conferenza episcopale per favorire l’ecumenismo e il dialogo interreligioso”: questo il motto scelto dai prelati, i quali hanno indetto una conferenza aperta ai fedeli dei diversi culti presenti nel Paese, da tenere ogni anno a fine giugno. Fra i primi passi previsti dal programma elaborato dai vescovi, una serie di incontri che p. Lee Jeong-ju e 20 seminaristi terranno con esponenti della Conferenza dei cristiani di Corea (associazione che riunisce i protestanti del Paese), della Chiesa anglicana di Seoul, della Chiesa ortodossa coreana, con i monaci buddisti e con i rappresentanti dell’istituto Seonggyungwan, di ispirazione confuciana.

La Chiesa cattolica sud-coreana promuove da sempre il dialogo e la fratellanza con i fedeli delle alte religioni, come testimonia la lunga amicizia che lega il card Stephen Kim Sou-hwan al monaco buddista rev. Beupjeung, con reciproci scambi di auguri in occasione delle principali festività religiose. Il programma voluto dalla Conferenza episcopale è stato accolto con favore dai fedeli delle altre confessioni religiose, i cui vertici auspicano incontri “proficui” con i cattolici per favorire il dialogo e l’armonia nel Paese.