Allarme divorzi a Riyadh: studiosi e governo alla ricerca di soluzioni
Secondo dati del Ministero per la sicurezza sociale, l’anno scorso la percentuale dei divorzi è stata pari al 35 per cento del numero dei matrimoni. Altre fonti la innalzano fino al 50 per cento. E gli uomini possono rompere con il coniuge senza ricorrere al tribunale.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Allarme divorzi in Arabia Saudita: studiosi ed autorità concordano sulla gravità della situazione, anche se non sui numeri e sulle cause: in mancanza di dati certi, il Ministero per la sicurezza sociale parla di una percentuale di divorzi pari al 35% del numero dei matrimoni, altre fonti ipotizzano cifre vicine al 50%.
 
A dare voce alla preoccupazione pubblica è un simposio organizzato dal Ministero per gli affair sociali, apertosi ieri a Riyadh. Lo stesso ministro Abdul Mohsin Al Akkas ha parlato della “responsabilità di trovare soluzioni al problema dei divorzi”. Lo stesso dicastero ha parlato di 18.765 casi di divorzio verificatisi l’anno scorso, a fronte di 90.983 matrimoni. “L’anno scorso – ha sostenuto il sottosegretario Awad Al Radadi – la percentuale di divorzi è stata del 35%, a fronte del 19% che era nel 2002”.
 
Quanto alle cause, alcuni sostengono che l’aumento è dovuto ai rapidi cambiamenti portati dallo sviluppo tecnologico, altri sottolineano il peso della disoccupazione e della povertà.
 
E va tenuto presente che nel Paese gli uomini possono divorziare dalla propria moglie senza far ricorso al tribunale, come è accaduto nell’ottobre scorso, quando un marito ha divorziato da sua moglie dopo averla “sorpresa” sola in casa a guardare un programma tv condotto da un uomo: era, cioè, sola con un uomo non legato a lei da vincoli di parentela, cosa assolutamente proibita.