Arcivescovo denuncia la corruzione del gioco d'azzardo

Manila (AsiaNews) – Oscar Cruz, arcivescovo di Lingayen-Dagupan, strenuo oppositore delle scommesse legali e illegali, ha sollecitato il governo ad abolire la sua agenzia, l'Ente per il Divertimento e il Gioco delle Filippine (PAGCOR), consegnando una denuncia di dubbie pratiche di contabilità documentabili all'organizzazione Plunder Watch (osservatorio sulla corruzione), che controlla le controverse transazioni del governo.

"Studieremo tutta la documentazione, per vedere se funzionari del governo saranno accusati di concussione, corruzione e/o cattiva amministrazione", ha detto ad AsiaNews Carol Araullo di Plunder Watch.

Uno dei documenti mostra che il PAGCOR ha speso 26.1 milioni di pesos per nuove automobili per  i suoi 13 funzionari.

Attualmente, il PAGCOR gestisce 15 casinò e 9 sale con slot machine in tutto il paese, ma si prevede per il prossimo futuro l'apertura di più di 10 casinò e 7 sale con slot machine.  È questa agenzia di stato che ogni giorno incassa ingenti somme di denaro dai propri clienti, tra i quali anche funzionari di governo – come è stato il caso dell'ex presidente Joseph Estrada. Poiché alcuni dei partner del PAGCOR hanno la base a Hong Kong e Macao e l'imprenditore del gioco d'azzardo Stanley Ho è legato a loro, l'arcivescovo teme che Ho, con l'aiuto di un'anonima persona molto potente, sia dietro alla diffusione dei casinò nel paese.  

Quattro anni fa, Ho, amico dell'ex presidente Estrada, ha acquistato a Manila un casino/ristorante galleggiante per il gioco d'azzardo, ma non ha potuto aprirlo a causa delle proteste della società civile e della Chiesa.  

Malgrado i guadagni, mons. Cruz puntualizza che il PAGCOR ha un debito di 1,7 miliardi di pesos da marzo 2004. I prestiti sono stati elargiti poco prima del periodo ufficiale di campagna elettorale, da febbraio a marzo 2004.

Al contrario di altre agenzie governative i cui libri contabili sono controllati dalla Commissione per la Sorveglianza, solo il presidente del PAGCOR può controllare l'ente, ha affermato la Araullo. È possibile che gli 1,7 miliardi di pesos mancanti stiano finanziando la campagna elettorale del presidente Gloria Macapagal-Arroyo. Similmente, i sostenitori degli altri candidati alla presidenza denunciano che il presidente sta usando fondi del governo, compresi quelli dei lavoratori all'estero, per la sua campagna.  

Ci sono state voci di un incontro tra Stanley Ho e la Arroyo il mese scorso, ma il governo ha smentito. "Ma noi abbiamo testimoni di questo incontro", ha detto Araullo ad AsiaNews.Il PAGCOR, che gestisce casinò e sale con slot machine in tutto il paese, "crea sempre più persone dipendenti dal gioco d'azzardo per intascare più soldi per scopi dubbi", ha detto oggi l'arcivescovo durante una conferenza stampa.

"L'esistenza, la gestione e le operazioni del PAGCOR non possono essere alla base di un buon governo, di una forte repubblica, non possono essere la speranza dei filippini di un futuro migliore".  Come un polipo, l'ente dei giochi "sparge i suoi tentacoli risucchianti e raggiunge tutti i potenziali scommettitori del paese". Riguardo i fantomatici 1,7 miliardi di pesos, l'arcivescovo ha potuto solo dire: "Dove siano andati a finire i soldi lo sa soltanto il cielo". (S.E.)