Le notizie di oggi: sequestro record di oro alla dogana di Hong Kong per un valore superiore ai 10 milioni di dollari. Per il premier thai è il momento di intavolare trattative con la giunta golpista in Myanmar che inizia a “perdere forza”. Pechino ha bloccato un popolare blog in lingua tibetana. Incontro fra ministeri degli Esteri di Russia e Cina, in agenda visita di Putin a Xi Jinping.
Definita anche “la perla della Via della Seta” Turkestan è una delle città più antiche di tutta l’Asia centrale. Negli ultimi tempi viene rivalutata la figura del derviscio Khwaja Ahmad Tasavi, predicatore islamico e poeta Sufi, il cui mausoleo è meta di grandi pellegrinaggi. Oggi cerca di affiancare le dimensioni futuriste all’eredità del passato.
Le notizie di oggi: in Corea del sud raddoppiate in cinque anni le segnalazioni di abusi sul lavoro. Baghdad invierà 10 milioni di litri di carburante nella Striscia di Gaza. Scuse pubbliche da un’azienda in Malaysia per il logo di una scarpa che ricorda la parola “Allah”. I talebani hanno costruito una cinta muraria attorno alla moschea di Eidgah a Kandahar nel timore di attentati Isis. Mosca ha rallentato il rilascio dei permessi di lavoro ai migranti dall’Asia centrale.
Le notizie di oggi: Tre morti nella notte a Gaza, mentre la polizia israeliana arresta decine di persone al termine della preghiera di al-Aqsa. A Taiwan oltre 600 persone colpite dal terremoto ancora in attesa di essere recuperate. In India la fiducia dei consumatori è al livello più alto dal 2019. Centinaia di arresti in una operazione congiunta di polizia contro la pedo-pornografia a Singapore, Corea del Sud e Hong Kong.
Questa mattina Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti al primo colloquio tra il Dicastero per il Dialogo Interreligioso e il Congresso dei Leader delle Religioni Tradizionali e Mondiali. Nel discorso ha sottolineato i tre “aspetti” su cui operare: il rispetto delle diversità, l’impegno in chiave ambientale per la “casa comune” e la promozione della pace.
Va aumentando il numero dei tagichi coinvolti nella strage di Mosca, con arresti e verifiche anche da parte delle autorità di Dušanbe. Nonostante la stretta sulle moschee il reclutamento avviene via social, tra le fasce popolari più emarginate. E l'ostilità che sta costringendo molti migranti a tornare in patria potrebbe avere contraccolpi sul Paese governato da trent'anni da Rakhmon.