Strage di Charsadda: i cattolici indicono una giornata nazionale di preghiera
L’iniziativa ha coinvolto anche gli anglicani e i pentecostali. Da Rawalpindi a Mardan centinaia di persone hanno pregato per le vittime dell’attacco all’università di Bacha Khan, per la pace e la tolleranza nel Paese. Leader musulmano: “Questa è un grande gesto da parte della Chiesa. Lavoreremo insieme per permettere la coesistenza pacifica”.
Rawalpindi (AsiaNews) – Una giornata nazionale di preghiera per non dimenticare le vittime del terrorismo e pregare per la pace in Pakistan. Su proposta della Chiesa cattolica pakistana, la giornata di ieri (domenica 24 gennaio) è stata dedicata in molte città del Paese a veglie di preghiera, a seguito del massacro dell’università di Charsadda, dove uomini armati sono entrati il 20 gennaio uccidendo 21 persone e ferendone 30.
Anche la Chiesa anglicana e quella pentecostale hanno partecipato all’iniziativa, che fa seguito alle veglie organizzate dalla società civile nei giorni scorsi, al messaggio della Commissione nazionale di Giustizia e pace e alla manifestazione pubblica voluta da alcune ong che operano nel Paese che hanno chiesto al governo più educazione e azioni immediate contro i terroristi.
I momenti di preghiera ecumenici e le fiaccolate si sono tenuti soprattutto a Rawalpindi, Faisalabad (Punjab) e nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove si trova Charsadda. P. Arshed Gill, della diocesi di Mardan (30 km a est di Charsadda), racconta: “Abbiamo sofferto molto a causa del terrorismo e preghiamo per la pace e la tolleranza all’interno della società. Tutti qui vogliono la pace. Ci uniremo e promuoveremo l’armonia”.
La comunità musulmana di Rawalpindi ha accolto con favore l’iniziativa dei cattolici. Maulana Arif Alvi, della moschea Madni della città, afferma che “questo è un grande gesto da parte della Chiesa cattolica. È una proposta incoraggiante: staremo uniti alla Chiesa per lavorare insieme per la pace. C’è ancora molto da fare per promuovere la tolleranza e la coesistenza”.