Istanbul: al via il processo contro Fethullah Gulen, grande accusatore di Erdogan
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Ad Istanbul, in Turchia, si è aperto il processo in contumacia a carico del leader religioso Fethullah Gulen, auto-esiliato da tempo negli Stati Uniti, accusato con altre 68 persone di aver cercato in passato di rovesciare il governo di Ankara. Egli, assieme ai suoi sostenitori, nel 2013 ha lanciato una serie di accuse contro l’allora premier Recep Tayyip Erdogan (oggi capo di Stato), la sua famiglia (su tutti il figlio Bilal) e membri chiave del suo esecutivo. A processo, fra gli altri, sono finiti anche l’ex capo della polizia di Istanbul Yakup Saygili e l’ex vice-capo della sezione criminale Kazim Aksoy. Entrambi erano presenti ieri in aula alla prima udienza del procedimento.
Per le autorità turche le accuse di corruzione sono in realtà parte di una “cospirazione” contro le più alte cariche dello Stato e le massime istituzioni del Paese, fra cui lo stesso Erdogan. Dal suo rifugio in Pennsylvania Gulen respinge al mittente i capi di imputazione, dichiarandosi innocente; in queste ore anche in patria non è mancato l’appoggio dei suoi sostenitori. Intanto gli Stati Uniti si sono opposti alla richiesta di estradizione.
Gulen era già finito a processo in absentia nel 2000 con l’accusa di “minare il sistema laico del Paese”, ma è stato prosciolto nel 2008 grazie anche alla protezione di cui godeva negli ambienti governativi, compreso Erdogan. Ora l’ex alleato diventa il suo primo e più importante accusatore.
Lo scorso anno, alla vigilia delle elezioni presidenziali la polizia turca ha lanciato una indagine a tappeto sul movimento Hizmet di Gulen; in un ordine scritto inviato ai dipartimenti di polizia di 30 province, il movimento è accusato di lavorare per prendere con la forza il controllo dello Stato, stravolgendo l’attuale ordine costituzionale. La polizia ha inoltre aperto un fascicolo in cui accusa Hizmet di essere un gruppo armato, coinvolto in una serie di omicidi che hanno sconvolto la Turchia negli ultimi anni, tra cui l'assassinio nel 2007 del giornalista armeno Hrant Dink.
Fethullah Gulen è considerato il più importante teologo islamico moderno e scienziato politico della Turchia. La sua confraternita, molto attiva nel controllo della polizia, di parte della magistratura e dell' istruzione privata, ha sostenuto il partito Giustizia e sviluppo (AKP) di Erdogan nella lotta contro il potere laico, quando questi ha vinto per la prima volta le elezioni, nel 2002.
Il movimento è caratterizzato da una grande forza economica e culturale, è sostenuto da uomini d'affari turchi e non, e influenza un gran numero di fedeli musulmani. Ha fondato e mantiene scuole e università in decine di Paesi e ha creato una rete di istituti per l'accesso alle università e alle scuole professionali degli studenti non agiati. Si parla di 500 di queste scuole nella sola Turchia e di una presenza capillare nell'elemento islamico dei Balcani e anche in Asia e Africa.
L'Organizzazione offre borse di studio, alloggi e guida morale agli studenti che provengono dalla campagna; la confraternita sostiene la sinergia di scienza e tecnologia con i dettami dell'islam e ha indetto l'Olimpiade della cultura turca per i turcofoni di tutto il mondo. Il gruppo possiede in Turchia due quotidiani, Zaman (Il Tempo) in lingua turca e Today's Zaman, in inglese, e diversi altri media.
01/03/2019 09:50